Oh ma quanta bella attività
Piacere di conoscervi tutti!
Vista la quantità di idee che bollono in pentola vi descrivo più in dettaglio qual è l'idea di fondo:
Pianta principale: Cephalotus Follicularis + sfagno vegetante
Composizione del suolo (parte emersa): torba acida di sfagno, perlite, sabbia di quarzo
Un paio di cenni su questa pianta capricciosa

. Come accennato da @
Claudio80 correttamente, l'acqua più tenera è e meglio è. L'acqua che sarà messa in terrario sarà rigorosamente demineralizzata e come dice @
Gioele risulterà fortemente acida causa la presenza ti torba e sfagno, penso si arrivi ai pH 5.5 senza problemi, non l'ho mai misurata quando erano in vaso.
Morfologicamente parlando pensavo ad un rapporto di 1/3 di "acquario" e 2/3 parte emersa con i Cephalotus.
L'apparato radicale del Cephalotus è lungo circa un 15 - 20 cm, quindi farei una parte emersa che "salga" di almeno questa quantità, poi si modulerà lui a seconda del livello idrico che gli farà più comodo

, quindi sarà un paludario tendenzialmente costruito in verticale.
Le dimensioni del terrario non vorrei diventino esagerate ma sono modulabili a seconda del risultato immaginario finale (flora e (fauna forse, tutto da decidere)). Pensavo ad una base 30-35 x 40-45.
Come detto in precedenza la mia prima preoccupazione è quella di avere un paludario dove
aggiungo dell'acqua quando il livello idrico si abbassa, senza ritrovarmi ad essere obbligato a fare ricambi d'acqua (altrimenti dovrei escogitare un modo per il cambio dell'acqua quando è satura di NH3 e NH4+ ma vorrei evitare). Quindi mi sono addentrato nel mondo degli acquari senza filtro per capire come ricreare un ambiente acquatico che non degeneri facendo marcire la torba e di conseguenza far marcire il Cephalotus. (Nei periodi caldi potrebbe essere soggetto a Pythium, però ho sentito solo di casi di Pythium in vaso dove la torba per forza di cose è sicuramente meno stabile che in un ambiente più grande e controllato)
Da qui in poi entra in gioco la vostra preziosa conoscenza.
Cosa potrei fare per garantire questo equilibrio? Filtraggio tramite piante acquatiche o galleggianti? Se sì, come dimensionare la quantità per avere un efficiente effetto filtrante? Alcune specie di fauna possono aiutarmi nel trattamento delle acque?
Nel post precedente parlavo di ricircolo d'acqua, mi riverivo più che altro al funzionamento dei cannolicchi da ricreare in rocce porose messe sul fondo, può essere una idea per un filtro naturale? Oppure una semplice pompetta da pochi litri l'ora da mettere all'apice della terra emersa con la funzione di risciacquo della torba.
Sono aperto a qualsiasi proposta
Ale