Giustissime le tue osservazioni @
nicolatc
il problema però e che il documento del ministero della salute si riferisce a
nicolatc ha scritto: ↑materiali e prodotti a base di urea-formaldeide
che dal punto di vista (bio)chimico sono una cosa differente dalla urea-formaldeide presente nei concimi.
Può sembrare strano ma è così.
Il documento tratta delle resine a base di Urea-Formaldeide utilizzate nelle colle con cui si producono pannelli in truciolato nelle sue diverse forme e molti altri prodotti che letteralmente ci circondano.
Questa tipologia di resine deriva sempre dalla condensazione tra Urea e Formaldeide ma il processo di polimerizzazione è portato all'estremo formando molecole di metilenurea molto lunghe con decine e decine di residui di urea e aldeide. Gli additivi che si utilizzano portano alla formazione di resine colloidali che intrappolano anche i composti che non hanno reagito. I rapporti iniziali tra urea e formaldeide (e additivi) per la gran parte non sono noti in quanto trattasi di prodotti commerciali.
Nel processo di produzione dell'urea-formaldeide per concimi il rapporto iniziale tra Urea e Formaldeide è
U:F=1,5-1,1:1
nicolatc ha scritto: ↑Forse nel prodotto finale può restare sempre una parte di formaldeide che non ha reagito con l'urea?
può anche essere ma in assenza di acqua ed umidità evaporerebbe dagli stick ben prima dell'impacchettamento.
Infine, il metabolismo cellulare di batteri, piante, animali, ecc produce discrete quantità di formaldeide prontamente neutralizzate da enzimi molto comuni (ad esempio la formaldeide deidrogenasi: formaldeide ---> formiato ---> CO
2).
Aggiunto dopo 1 minuto 50 secondi:
nel mobiletto che sostiene l'acquario c'è di sicuro
in acquario
