
Il mio piccolo acquario sembra godere di ottima salute, sicuramente per fortuna e non per merito mio...

Attualmente i parametri sono tutti buoni e in linea con le richieste degli inquilini che ci vivono, vorrei però saperne di più sul pH e magari anche sulla chimica di ciò che accade in modo da poter correggere nella maniera migliore qualche parametro in autonomia.

Per comodità ricordo che ho un 35 l con Caridina e planorbarius, piante, rocce non calcaree, un bonsai e fondo allofano (non per scelta mia), no CO2, fatto un cambio quasi totale circa una settimana fa con acqua di rubinetto romano (molto dura).
il GH è passato da 14 a 9, il KH da 12 a 8, il pH da 7,4 a...7,4

Arrivo al dunque: vorrei far scendere il pH qualche frazione di punto sotto il 7, ma con 6 pignette d'ontano e una foglia di catappa non si è spostato di un millesimo in 1 settimana!

Certo mi direte i parametri si stanno ancora assestando, devi aver pazienza ecc ecc

Ma perchè il mio pH pur con tutti i tentativi non mi si sposta neanche di uno zero virgola?
A questo punto, forse sbaglio io le azioni correttive? A parte la CO2 che non voglio inserire per ora forse devo agire sui carbonati?
Ma ho dei pezzi di osso di seppia da settimane che dovrebbero far salire il KH o per lo meno frenarne la diminuzione...(senza parlare del fatto che una parte della acqua (prima del blocco pompa) era stata inondata di polvere di osso di seppia con effetti quasi impercettibili...)
Domande molte ma cerco di sintetizzare:
- Per abbassare il pH e acidificare è meglio agire sul pH (torba, catappa, essenza di quercia...ecc) vorrei farlo con metodi naturali o sul KH (osso di seppia, sali bicarbonati ecc) o entrambi?
- a parità di tutti gli altri parametri se si abbassa il pH, il KH dovrebbe alzarsi? ed è una relazione reversibile?
- ho letto che se il pH è alto i carbonati non si sciolgono quanto è vera questa asserzione? perchè se non riesco a far scendere il pH come fa il KH a salire?

Grazie a chiunque abbia voglia di dissipare i miei dubbi :ymblushing: